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Mostre

ATTIVITA’ ARTISTICA

Il luoghi del Caos

Permanente esposta nel Palazzo dei Filippini ad Agrigento la collezione di opere etnoplastiche “I luoghi del Caos” attraverso la quale Roberto Vanadia offre una visione in chiave etnostorica della Girgenti di Pirandello attraverso un diretto contatto con frammenti della realtà ambientale descritta dal drammaturgo nei suoi scritti.
Le descrizioni di luoghi, paesaggi e scorci che Luigi Pirandello disegna nelle sue opere prendono corpo, materia e consistenza documentaria nelle perfette riproduzioni etnoplastiche nelle quali viene reso leggibile il rapporto esistente tra il “territorio” e l’uomo protagonista una sofferta esistenza, divenendo vere e proprie “scenografie” teatrali.
Nel contesto espositivo sentimento, suggestione e memoria si fondono meravigliosamente e le riproduzioni dei “luoghi pirandelliani” assumono una dimensione di storica teatralità.

 

Zolfare e zolfatai

Tra le zolfare di Montedoro si sviluppa un percorso espositivo caratterizzato dalla collezione di miniature etnoplastiche “la terra e il fuoco” di Roberto Vanadia il quale ha realizzato un vero e proprio “museo di archeologia industriale” dedicato alla sofferta vicenda umana di quanti hanno legato la loro povera esistenza alla “terra”, al mondo del “sotterraneo”, il luogo infelice dove la morte è il rischio costante, un mondo tombale dove si muovono uomini seminudi, dove il calore è infernale.
Un mondo che si chiude e si riassume nel dolore del fuoco. Esso è presente dappertutto, dentro la zolfara e all’intorno di essa. Nelle notti, quando bruciano i calcheroni, il fuoco tinge il paesaggio di un chiarore lontano mentre fluisce il liquido d’oro sotto gli occhi attenti degli arditori.
Attraverso una singolare dinamica espositiva, attraverso il gioco di rimandi tra reperti, immagini fotografiche e le scene di Roberto Vanadia è reso tangibile il legame tra i primari elementi della natura ed il lavoro dell’uomo.

Espone la sua prima opera nella trecentesca chiesa di san Nicola alla Valle dei Templi di Agrigento

Una monumentale opera presepiale, la cui ambientazione propone scorci ed elementi architettonici della Girgenti di Pirandello, diviene bene museale permanentemente in esposizione nella sezione antropologica del Museo Civico di Agrigento.

Le sue opere vengono esposte ad incontri e manifestazioni nazionali ed internazionali, in Italia e all’estero (Berlino , Malta, Mosca, Parigi, Firenze…)

Mostra dei Cento Presepi Internazionali nelle Sale del Bramante a Roma

La collezione“Arti e Mestieri di Sicilia” in mostra per due mesi nel Palazzo dei Congressi di Agrigento. Nel Natale dello stesso anno espone presso la Fondazione Culturale Mandralisca di Cefalù una scena di Natività che rimane acquisita al patrimonio della prestigiosa Istituzione culturale.

Presepe monumentale nella Commenda dei Cavalieri di Malta a Piazza Armerina.

Cefalù: mostra Arti e Mestieri di Sicilia.
Espone nell’ambito della mostra Etnostoria di Sicilia.
In collaborazione con le Ferrovie dello Stato, dà vita a “il presepe viaggia con la storia”: una scena di Natività all’interno di un carro ferroviario viaggia per la Sicilia sostando nelle principali stazioni.
Espone ad Erice nella chiesa di san Martino.

Monumentale presepe a Giardini Naxos in cui la Natività è ambientata in un borgo marinaro. Espone a Roma nell’ambito della Mostra dei Cento Presepi Internazionali.

Roma: scuderie di palazzo Ruspoli e Sale del Bramante, espone nell’ambito della rassegna “Presepi arte e origine”.

Espone nel contesto della mostra “Giovanni Verga, una biblioteca da ascoltare” promossa dal Ministero per i Beni Culturali, a Roma.
Con la consulenza del’istituto di Scienze antropologiche dell’Università di Palermo realizza la collezione “Gloria ‘nni l’altu Empireu, dalle edicole votive al presepe” che viene esposta nel Museo Civico di Agrigento.
Espone nella Galleria Civica del Comune di Campione d’Italia ed ancora una volta alla Mostra dei cento presepi internazionali.

Espone a Palermo: palazzo Sclafani ed al Museo della civiltà Contadina di Buscemi.
Una straordinaria scena di Natività viene acquistata dal Museo etnostorico di Pontaumur a Lione.

Dalla progettualità del Centro Internazionale di Etnostoria realizza una monumentale opera in sette scene dedicata all’attività estrattiva dello zolfo in cui è “narrata” la triste vicenda umana degli zolfatai di Sicilia. Quest’opera è parte integrante della “Civica raccolta etnostorica “Zolfare e Zolfatai” del Comune di Montedoro.
Nello stesso anno dà vita alla mostra itinerante “Come una nuova Betlemme” nell’ambito della quale espone ad Agrigento, nella chiesa di san Nicola alla Valle dei Templi e dal 21 dicembre, in Assisi, nella Basilica Superiore di san Francesco.

la mostra “Come una nuova Betlemme” approda a Palermo nella prestigiosa sede di Palazzo D’Orleans. Nello stesso anno espone anche nel trecentesco Duomo di Caltabellotta.

Ad Agrigento, alla presenza del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e delle maggiori autorità regionali, presenta la mostra “Girgenti,- Pirandello Agrigento”
Ad Assisi, nell’ambito delle celebrazioni del Santo Patrono d’Italia, una sua opera viene donata al Sacro Convento di san Francesco. Nello stesso anno una sua opera viene permanete esposta nel Museo della Natività del Santuario del Presepe di Greccio. Espone a Savona presso il Palazzo Vescovile.
Nel Natale dello stesso anno,ospite dell’Istituto Italiano di Cultura di Wolfsburg in Germania, espone una monumentale opera presepiale nell’ambito della mostra “arte e tradizione del presepio in Italia”

Completa la collezione di miniature ispirata alla “Girgenti di Pirandello” che viene esposta permanentemente presso il Teatro “L.Pirandello” di Agrigento.
Nel Natale dello stesso anno espone a Brindisi, nel complesso monumentale monastero di santa Chiara, nell’ambito della mostra “il Natale fatto nostro” ed a Caltanissetta nello storico palazzo sede del Municipio.

Nell’ambito della Mostra “Il Presepe. La tradizione natalizia italiana”, espone a Mosca, nel Museo della Cattedrale del “Cristo Salvatore” riscuotendo ampi consensi del pubblico e della critica.
Nel Natale dello stesso anno espone a Brindisi la collezione di miniature “dalle edicole votive al Presepe”.

– 8 dicembre 2006/18 gennaio 2007 espone a San Pietroburgo nella prestigiosa “sala dei marmi” del Museo etnografico russo
Espone a Brindisi nel complesso espositivo del monastero di santa Chiara ed a Cefalù nel Museo Mandralisca.

Dona una sua opera presepiale alla Comunità Domenicana della Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria in San Pietroburgo.

Completa la collezione di miniatura “dalle mani alla bottega” per il Museo etnostorico di Montedoro

Espone al Palazzo vescovile di Agrigento

Ospite dell’UNESCO CLUB di Brindisi, espone l’intera collezione nell’ambito della mostra “Uno Trino Altro- La Natività nelle culture del mondo” nel Palazzo Granafei-Nervegna

Nell’ambito della Mostra “Il Mistero della Natività”, dal 15 dicembre 2011 al 8 marzo 2012, espone a Mosca, nel Museo della Cattedrale del “Cristo Salvatore” su invito del Patriarcato Ortodosso Russo

Espone a Brindisi.
Nel Natale dello stesso anno realizza una scena presepiale per la Chiesa Ortodossa Russa di Santa Caterina Martire in Roma, all’interno del parco di Villa Abamelek, sede dell’ambasciata russa in Italia.
Espone nel Complesso monumentale di Santo Spirito Ad Agrigento

Lo splendido presepio scenografico “Presepe nel borgo” con minuziose riproduzioni di paesaggi agricoli e antichi mestieri della Sicilia dell’800, viene esposto ad Helsinki nell’ambito della grande mostra “In quei giorni ….. l’Arte e la Tradizione del Presepio in Italia” organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura e l’Ambasciata d’Italia in Finlandia.
Dona una sua monumentale opera presepiale alla Comunità Francescana di Galbeni in Romania

Espone ad Ostuni ed a Castelmola.

Presso il Parco Archeologico “Valle dei templi” di Agrigento, a pochi passi dal Tempio della “Concordia”, espone la raccolta di sculture etnoplastiche “La Valle della Memoria” descrittive della religiosità popolare e del lavoro contadino nella Valle dei Templi di Agrigento alla fine dell’ottocento.
Nello stesso anno completa, per la permanente esposizione presso il complesso Museale del Palazzo dei Filippini in Agrigento, la collezione “I luoghi del Caos” ispirata ai luoghi descritti da Luigi Pirandello nella sue opere.