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I Luoghi del Caos

About Project

L’ idea guida

Com’è noto, i luoghi del Caos influirono non poco nella formazione del carattere e della personalità dello scrittore: “Io dunque sono figlio del Caos; e non allegoricamente, ma in giusta realtà, perché sono nato in una nostra campagna, che trovasi presso ad un intricato bosco, denominato in forma dialettale, Càvusu dagli abitanti di Girgenti”.
Scrive Giuseppe Lo Iacono che Luigi Pirandello, dalla sua terra, assorbe usi e costumi, tradizioni, superstizioni e, fattore ancora più importante, l’atteggiamento “umoristico” nei confronti del reale.
L’ idea/guida del progetto è, pertanto, la rivisitazione in chiave etnostorica della Girgenti di Pirandello da realizzarsi attraverso un’articolata dinamica espositiva imperniata su plastici documenti etnografici appositamente ideati e realizzati al fine di permettere al visitatore un contatto diretto con la realtà ambientale descritta dallo stesso Pirandello nelle sue opere.
Intorno all’elemento principale, costituito dalle puntuali e crude descrizioni del nostro drammaturgo, che costituiscono il focus della rappresentazione, si articolano vere e proprie scene che illustrano luoghi, paesaggi e addirittura cicli produttivi sviluppatisi nella Valle di Girgenti nei primi anni del novecento, rappresentati nella loro originale autenticità
La connotazione spiccatamente etnostorica che caratterizza la dinamica espositiva rende espliciti i nessi che legano la dimensione agro-pastorale e del lavoro (Liolà, La Giara) a quella del “borgo” (I vecchi e i giovani, Il vitalizio, L’esclusa…).
In un’assoluta concatenazione di valori, è posto in evidenza l’intimo e saldo rapporto esistente tra il “territorio” e l’uomo protagonista un’esistenza sofferta e largamente partecipata.
Per rendere evidenti questi passaggi il progetto richiede l’amalgama di procedure nella messa in scena: da un lato le descrizioni del nostro drammaturgo, dall’altro le perfette riproduzioni etno-plastiche di Roberto Vanadia, che, con effetti di palese valenza documentaria, danno corpo e materia alle descrizioni medesime.
Il tutto con una serie di supporti fotografici, didascalie e schede di dettaglio, per dare consistenza documentaria ai ” luoghi del Caos “, che viaggiano ormai solo sulle ali di un nostalgico ricordo.

 

Date:
8 August 2018
Category:
Client:
I Luoghi del Caos